LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
Le nostre case viaggianti, anche loro in quarantena…
Il serio momento di difficoltà ci vede tutti coinvolti a 360 gradi, non solo per il rischio della nostra salute che è ovviamente al primo posto, ma anche per il forzoso e improvviso cambiamento che ci costringe ad uno stile di vita con abitudini che mai ci saremmo aspettati di dover rispettare. Sono certo che, quanto avvenuto in quest’ultimo periodo, abbia fatto ricordare noi tutti di quando ci si lamentava delle lunghe code su strada, dei campeggi sempre affollati, delle aree di sosta sempre al completo e di quanto invece ora ci manca tutto questo. Mi piace però essere speranzoso e positivo sulla fine del tunnel, pensando che presto ci riprenderemo la nostra normale vita di sempre e potremo rimettere in moto le nostre case viaggianti, ormai ferme da un po’ di tempo.
A questo proposito lascio qualche utile consiglio a chi non ha la fortuna di poter gestire il proprio camper sotto casa perchè rimessato e irraggiungibile, a chi, per problemi più importanti, lo ha trascurato dimenticandosi di avere un camper, e anche a chi, per abitudine, lo ferma per tutta la stagione invernale.
-Ricarica delle batterie (foto1)
Non fidiamoci dei display di controllo. Loro visualizzano solo il voltaggio che a poco serve se non c’è un buon amperaggio. Diamo una buona dose di ricarica con la 220 volt a entrambe le due batterie, motore e servizi; se non abbiamo la possibilità della corrente sul posto, dobbiamo accontentarci di tenerlo in moto ma non per i 3 soliti minuti giusto perchè vediamo le luci della cellula accese, ma perche l’alternatore, con più tempo, inizierà con lentezza a scaldare la batteria per caricarla. Se, invece, le batterie dovessero essere completamente scariche, bisognerà necessariamente intervenire con il sistema di “RISVEGLIO”, che non consiste nel “chiamarle ad alta voce”, ma nel collegare la batteria a uno speciale caricatore che ne esegue i cicli di carica e di desolfatazione; ovviamente questo non è un faidate, ma un intervento del vostro professionista di fiducia.
Consiglio: non partiamo con l’idea che in viaggio la batteria certamente si ricaricherà, questo sistema non è sempre detto che funzioni. L’alternatore spesso non riesce a risvegliarla per far ripartire la carica e ci troveremmo quindi sul posto senza neanche un briciolo di corrente se non attaccati alla 220.
-Per chi possiede il generatore a 220 volt (foto2)
Anche in situazioni di normalità, succede che ci si dimentica di avere un generatore che per diversi mesi rimane fermo senza nessun avviamento.
Questa abitudine è la migliore per creare danni all’impianto elettrico nel momento della sua riaccensione. Molti mi chiedono il perché e quindi cerco di spiegarlo nel modo più semplice.
Quando spegniamo il generatore, dopo l’utilizzo, spesso non ci curiamo di svuotare il carburatore; nulla di male se la sua prossima accensione avverrà entro le tre settimane circa. Se, al contrario, il generatore non verrà utilizzato per più tempo, succede che il carburatore, rimasto pieno di benzina non andata in combustione, potrebbe bloccarsi a causa del calcare che la benzina verde rilascia sull’alluminio, bloccandone, inevitabilmente, tutti i suoi manovellismi.
Pertanto, alla sua riaccensione e dopo svariati tentativi, se il motore si avvierà, il dosatore, o meglio chiamata “farfalla”, aprirà di colpo senza però bilanciarsi mandando a circa 300 volt la tensione con conseguenze purtroppo pesanti; vediamo quali.
Tanti mi dicono: ”ma allora il termico cosa serve?”
il termico non si cura del voltaggio eccessivo in entrata, ma controlla eventuali sovraccarichi di amperaggio ma non di tensioni, il che è diverso, quindi i maledetti 300 volt entrano secchi nel vostro impianto elettrico creando danni alle centraline e a tutti i componenti che sono connessi direttamente alla rete.
Quindi alcuni Consigli utili:
Quando lasciamo il generatore fermo per un po’ di tempo, facciamo lo svuotamento del carburatore, che funziona così: a generatore acceso chiudiamo il rubinetto del serbatoio (che a volte non è sempre comodissimo), facciamo girare il motore fino all’esaurimento della benzina rimasta al suo interno. Quando questo si spegne, il gioco è fatto; spegniamo il pannello e il nostro carburatore vuoto e secco non si danneggerà.
Se utilizziamo il generatore per un breve periodo evitiamo di riempire il serbatoio; la benzina, se lasciata al suo interno per molto tempo ed essendo in un contenitore di colore chiaro, con la luce crea putrefazione vera e propria emanando anche cattivo odore, oltre a non avere più un buon potere di combustione. Mettiamo la giusta benzina che ci servirà, lasciando sempre al minimo la quantità rimanente.
Utilizziamo spesso prodotti di pulizia da inserire nella benzina; questi avranno il compito di tenere pulito tutto il circuito interno.
Se dopo un lungo periodo il generatore non parte, evitiamo di insistere troppo; la sua accidentale partenza potrebbe non essere controllata in tempo prima che lui abbia creato un danno come già spiegato in precedenza.
Durante l’utilizzo del camper facciamo funzionare spesso il generatore anche se questo non ci serve; facciamolo durante il viaggio, cosi non disturba e terremo pulito il motore da tutte le impurità causate per l’inutilizzo prolungato.
Non teniamo il generatore troppo tempo senza fare le manutenzioni, (foto3) le tubazioni della benzina si induriscono rischiando di creparsi e rilasciare perdite al suo interno, a volte rischiose durante la marcia e a motore caldo.
-Altri consigli sul riutilizzo del camper.
La riaccensione del motore fatela sempre in modo attento, in particolare con motori di nuove generazioni. (foto4)
L’olio, fermo nel tempo, si deposita sul fondo e, alla sua accensione, passerà qualche secondo prima che i manovellismi superiori del motore siano lubrificati; quindi mai accelerare contestualmente alla partenza, ma lasciare al minimo per qualche minuto affinchè il suo interno sia ben lubrificato.
Pulite bene il parabrezza prima di azionare le spazzole tergi; altrimenti diventeranno subito inutilizzabili dopo una buona carteggiata di polvere o terra.
-Quando riaprirete le finestre fate attenzione; (foto5) loro saranno incollate alla gomma di tenuta, quindi vi sembrerà che qualcosa impedisca la riapertura e, forzando, si rischia di crepare il plexi.
Particolare attenzione per gli oblò; loro vengono azionati con le manovelle che, se troppo forzate, si danneggiano. Durante la sua riapertura appoggiate, dove possibile, il palmo della mano e con una moderata spinta aiutatelo ad aprirsi; questo eviterà di danneggiare l’oblò.
Consigliatissimo passare un panno con del silicone spray su tutti i perimetri delle guarnizioni di tenuta di porte e finestre.
-Utenze, un po’ di attenzione ai sistemi di sicurezza! (foto6) Provate a riaccendere tutte le utenze per verificare il loro funzionamento; non è sempre detto che tutto riparta bene. NON SCHERZIAMO CON IL GAS! (foto7)
Assicuriamoci che le tubazioni non siano troppo rigide, controlliamo bene le scadenze, cerchiamo di far mettere a norma l’impianto e sostituiamo le sue guarnizioni dei raccordi alla bombola.
-Per chi fosse equipaggiato di boiler separato: nel caso di mancati avviamenti di fiamma, non eccedete con troppe accensioni consecutive, ma distanziatele; l’esalazione di gas potrebbe creare una forte esplosione all’interno della camera di combustione diventando un vero e proprio lanciafiamme dal suo camino di scarico. Se il boiler non parte recatevi presso il vostro manutentore di fiducia per richiedere un controllo, che magari finisce con una semplice e buona pulita. Questo vale anche per le caldaie combi e per le stufe radiali: non insistete, ma distanziate le prove di accensioni. Le prove non devono superare i 4/5 tentativi e, se non si accende nulla, qualcosa che non va c’è …….
-Webasto : accendetelo e fatelo girare alla potenza massima per almeno 30 minuti; questo servirà per ripulire bene il bruciatore.
-Sanificazione serbatoi acque chiare
Ho visto cose oscene in officina durante lo smontaggio di alcuni serbatoi.
Ora più che mai bisogna abituarsi a un maggior controllo dell’impianto idrico.
“Ma tanto io l’acqua non la bevo”. Questa frase mi suona nelle orecchie, peccato che spesso, all’interno dei serbatoi, trovo scenari da brivido: erba, vermiciattoli, terra e quant’altro si possa immaginare. Fate attenzione ad altri migliaia di batteri che si annidano nell’umido a noi poco conosciuti ma pur sempre pericolosi.
Consigli di sanitizzazione:
Svuotare bene il/i serbatoi delle acque potabili, riempire per circa 30 litri con acqua pulita immettendo 4/5 bottiglie di aceto tassativamente bianco (esiste quello di alcool), fate circolare tutto il contenuto nell’impianto aprendo tutti i rubinetti: lavello cucina, doccia, lavello bagno e sciacquone del wc. Riempiano il boiler, dove possibile smontate tutti i filtrini dei gruppi e lasciateli a bagno in un bicchiere di aceto. A questo punto dopo aver fatto circolare per tutte le tubazioni il prodotto spegnete tutto e lasciate agire per 24 ore. Il giorno dopo scaricate tutto l’impianto dai rubinetti facendo andare tutta l’acqua nei condotti e quindi nei serbatoi delle grigie che, ricevendo quanto scaricato, anch’essi saranno sanitizzati. Rifare un pieno di potabile per pulire e togliere l’odore di aceto, scaricate nuovamente il tutto e il lavaggio è fatto.
Provvedete infine, dove possibile, a scaricare le grigie recuperate lasciando le valvole semiaperte. Cosi facendo avrete eseguito un trattamento eccezionale.
Alla fine mettere, nel carico di acqua che utilizzerete, un prodotto per il mantenimento dell’acqua, in commercio ne esistono diverse marche.
-Ed infine :
Pneumatici: non dimentichiamo di far controllare la pressione dei pneumatici
Luci: diamo un controllo a tutte le luci che siano funzionanti, magari un po’ ossidate dal tempo.
Carburante: consigliatissimo un prodotto da inserire nel carburante per la pulizia dell’impianto iniezione.
Deumidificazione: se la partenza non è subito prossima alla preparazione del mezzo, mettiamo un deumidificatore all’interno con un semplice contenitore apposito di sale deumidificante, venduto in qualsiasi supermercato, ma che tutti già conosciamo; questo è un trattamento efficacissimo che toglie l’umidità formatasi al suo interno (assicuriamoci che il contenitore sia in un punto che non cada durante le manovre; l’acqua recuperata è molto viscosa e crea danni sui tessuti).
Siamo pronti per partire , ma…..
direi che dopo un buon controllo il nostro mezzo è pronto per partire, ma non dimentichiamo di:
-controllare l’assicurazione che sia in copertura
-che la revisione periodica sia ancora valida
-di aver fatto le importanti manutenzioni di meccanica e della cellula.
Credo di essere stato di aiuto per farvi affrontare le prime partenze senza stress.
Augurando a voi tutti una buona ripartenza all’aria aperta….Buoni kilometri a tutti.
Pasquale