L'Allesticamper Consiglia

Mal d'inverno

Mal d'inverno

Come ogni anno siamo ormai arrivati a dover affrontare l’inverno, quindi cari camperisti, è arrivato il momento di adottare molti accorgimenti, alcuni molto banali, altri magari un po’ più tecnici. A tal proposito vorrei darvi qualche consiglio importante, mi rivolgo a chi magari è ancora alla prima esprienza, avendo da poco acquistato il primo camper o a chi invece, ha solo bisogno di rinfrescare la memoria. Vorrei innanzitutto cominciare ricordandovi che, in un mezzo ricreazionale, non devono esistere parti più o meno importanti, magari più o meno curate nella manutenzione. La meccanica, per esempio, per alcuni grande sconosciuta, è una parte del mezzo che ci porta ovunque ed in qualsiasi momento. Inseriamo la chiave e…via…si parte!!! Magari diretti (vista la stagione) verso la montagna, dove, le temperature, difficilmente salgono al di sopra dello zero! In condizioni normali, l’intervallo di manutenzione di un’auto è di circa 15.000/20.000 km, peccato che, in un camper, questi kilometri vengono percorsi magari in 3 / 4 anni! Bisogna considerare che il camper non è un’auto, esso ha un diverso rapporto KILOMETRAGGIO/TEMPO, quindi necessita di maggiori attenzioni che vi segnalo qui di seguito: - L’OLIO DEL MOTORE: (fig.7) va sostituito almeno una volta all’anno a meno che non abbia fatto solo pochissime migliaia di chilometri (ad es. 3.000 km) in questo caso controlliamo il livello ( motore freddo e camper in piano). - IL FILTRO DEL GASOLIO:(fig.6) va sempre sostituito almeno una volta all’anno, esso contiene molte impurità che potrebbero provocare seri problemi con il forte freddo - IL FILTRO DELL’ARIA:(fig.6) va soffiato in quanto riceve, anche da fermo, moltissima polvere, essendo direttamente a contatto con l’esterno. - IL FILTRO ANTIPOLLINE: (fig.5) (per i mezzi di nuova generazione) va sempre controllato, esso contiene molto sporco che viene inalato ogni volta che accendiamo il ventilatore interno. - LA BATTERIA:(fig.1) va controllata spesso,ATTENZIONE !(non aprire le batterie sigillate) in particolare se è un accumulatore con acido a degassificazione esterna, perché l’acido stesso in parte evapora, inoltre la sua fouriuscita puo'creare seri danni all'esterno del suo alloggio. Mi rendo conto della scomodità ad effettuare questo tipo di controllo sul camper, ma è necessario!!! Assicuriamoci che intorno alla batteria non vi sia dell'umido, segno che l’acido sta cominciando a fare il suo irreversibile danno, sciacquate abbondantemente con il getto dell acqua la zona interessata, e l’acido diviene subito inoffensivo. ATTENZIONE!!!!! ( già accaduto) non controllare mai il livello dell'acido magari al buio servendosi della fiamma dell accendino per far luce, altissimo rischio di esplosione della batteria. Usare normalissime torce a batterie. - CONTROLLIAMO SEMPRE LE LUCI ESTERNE: (fig.4)alcuni mezzi non hanno molta protezione sulle connessioni esterne; se il mezzo rimane all’aperto, si possono creare delle situazioni di falso contatto, in particolare nella parte posteriore, che spesso provoca interruzioni di illuminazione proprio durante il viaggio. Non trascurate la mancanza o la rottura delle plastiche di ingombro, questo potrebbe causare serie infiltrazioni nella parete del mezzo - LA PRESSIONE DEI PNEUMATICI:(fig.3) la bassa temperatura porta il pneumatico alla diminuzione della pressione, assicuriamoci che questa sia giusta. Attenzione! il pneumatico va tenuto appena piu’ sgonfio nelle fredde stagioni al fine di aumentarne l’aderenza sull'asfalto - LIQUIDO TERGI: non lasciamo l’acqua semplice nella vaschetta tergi , mettiamo sempre il suo liquido specifico . no alcool o liquidi improvvisati per le pulizie di casa, intaserebbero tutti i condotti. - LIQUIDO REFRIGERANTE : (fig.2) anche lui ha la sua importanza, con il tempo perde la sua densita’ e rischia di congelare appena sotto lo zero . la sua sostituzione e’ consigliata ogni due anni. Il livello va controllato a motore freddo, e se rabboccato non mettiamo il primo liquido di colore verde, ma assicuriamoci delle sue caratteristiche - OLIO FRENI: intervento importantissimo in particolar modo per il camper che spesso si trova nelle discese dei tornanti di montagna a dover sollecitare al massimo i freni, e a surriscaldare il suo impianto. la sostituzione di questo liquido deve essere eseguita da personale specializzato. non rabboccare mai il livello, se questo risultea' troppo basso le cause sono due: perdita di olionell impianto, usuta dei freni. consigliato intervento in officina. Tutti questi accorgimenti sono solo una minima parte di quanto avrei da dire, ma non vorrei annoiarvi troppo, quindi ne riparliamo in una prossima occasione Per ora auguro Buon Viaggio a tutti!!!

E dopo la vacanza?

E dopo la vacanza?

Come ogni anno, tornando dalle vacanze estive, ci si trova a dover fare i conti con la normale vita quotidiana, che improvvisamente si impadronisce di noi, togliendoci a volte quello spazio indispensabile per gestire meglio le nostre cose e le nostre passioni. Il nostro amato camper per esempio, quello che nei giorni di relax ha lavorato per noi, stressandosi di chilometri, sopportando temperature spesso da brivido, acquazzoni improvvisi, sabbia, salsedine e magari qualche bottarella qua e là, che solitamente non manca mai. Questo non per farmi i fatti vostri, ma per rispolverare insieme una serie di accorgimenti e di attenzioni di cui magari il vostro camper necessita. Tutti sanno che spesso al nord il freddo non tarda a farsi vivo, con clima e temperature che non ci permettono di lavoricchiare all’ aperto, quindi, sarebbe opportuno valutare sul nostro camper un intervento preinvernale che non sempre necessita di personale specializzato, ma solo di alcuni consigli banali ma utili. La pulizia: Il mezzo necessita sempre di un buon lavaggio esterno dopo le vacanze, in particolare con molto risciacquo nelle parti meccaniche, questo serve a togliere la salsedine per chi è stato al mare fermo per diversi giorni, o comunque a ridosso delle spiagge. Questo vale anche per chi ha preso molta pioggia, l’acqua torrenziale spesso acida, crea molto ossido su tutte le parti del mezzo, opacizzando con il tempo la carrozzeria e la cellula, lasciando quelle scie di nero abrasivo che non sempre si fanno togliere. Il cigolio delle balestre: Comprate del grasso al Rame, non l’avete mai sentito? Sì, esiste in commercio il grasso al Rame in Spray, questo è un prodotto miracoloso in quanto toglie tutti i cigolii sullo sfregamento delle balestre, essendo esso un prodotto di spessore e molto pastoso. Non spruzzare su parti frenanti, non spruzzare su parti visibili perche macchia molto, non spruzzare su guarnizioni. Dopo il trattamento, serve che il mezzo venga utilizzato per far si che il grasso faccia il sul compito. Le guarnizioni: Tutte le guarnizioni di porte, finestre portelloni ecc. ecc. devono essere trattate con del Silicone spray; spruzzare tutta la parte di appoggio della guarnizione e passare con un panno di cotone; questo serve per conservare meglio la gomma, ma in particolare per evitare che le stesse induriscano con la bassa temperatura incollandosi tra di loro. Tutte le serrature: Queste vanno trattate con vaselina spray, ogni serratura va lubrificata iniettando il prodotto all’interno dove di solito viene inserita la chiave, chiudiamo tre o quattro volte la serrature facendo lavorare i cilindretti. State tranquilli che sorprese di serrature congelate non ne troverete più. Le valvole di scarico (ghigliottina): Per coloro che possono accedere alle valvole di scarico dei serbatoi, il consiglio è di lubrificare con del silicone spray le chiusure dove lavorano le guarnizioni, facendo più volte l’esercizio di aperture e chiusura, cosi facendo non si rischia di vedere gocciolare la valvola quando la temperatura fredda indurisce la gomma ermetica. Il serbatoio: Il serbatoio delle acque chiare è assolutamente da sanitizzare, ma prima di mettere i soliti prodotti miracolosi apriamo il tappo di ispezione, passiamo con un panno, ma meglio con una spugna abrasiva, tutto il serbatoio e asciugando bene tutta la parte interna, vi accorgerete di quanto calcare si sia formato sulle pareti, strofinate bene e risciacquate abbondantemente. A questo punto potete mettere il prodotto sanitizzante per completare il lavoro. Per i serbatoi aggiuntivi purtroppo non potremo fare altrettanto, quindi useremo del prodotto di settore detto disincrostante, il quale pulisce comunque bene. Per i serbatoi di recupero può bastare una serie di risciacqui con prodotti di settore non corrosivi o abrasivi e farli asciugare bene con le valvole aperte. (ricordarsi come già detto di tenerle lubrificate) Se mettete del liquido sanitizzante nei serbatoi delle acque chiare, non scaricatelo direttamente fuori, ma fatelo passare nei serbatoi attraverso i rubinetti, esso contribuirà a pulire anche la tubazioni e i serbatoi di scarico. Vetri: Per chi lascia fuori il mezzo, un consiglio importante è quello di passare della cera sui cristalli della Cabina, questa aiuta durante il periodo delle piogge a far scorrere l’acqua senza lasciare le righe di calcare difficili da eliminare, se depositate per lunghi periodi. Questo trattamento deve essere eseguito dopo aver pulito accuratamente la parte de trattare. (non fate lo stesso con le finestre della cellula perché di plexiglass) Bracci tergicristalli: Lubrificare con della vaselina spray la parte di snodo del braccio facendola lavorare più volte, spesso queste si induriscono e senza che vi accorgiate di nulla esse non danno il carico giusto sul parabrezza per far lavorare bene la spatola tergi. Non far mai mancare il liquido anticongelante nella vaschetta del lava tergi. Manutenzione meccanica: Come già detto in altre occasioni non trascuriamo il nostro motore, valutiamo sempre e bene se è da tagliandare, ma in ogni caso il filtro del gasolio e una pulizia al filtro dell’aria andrebbero sempre eseguiti. Di seguito elenco una piccola serie di interventi da eseguirsi indipendentemente dal kilometraggio del mezzo presso il vs meccanico di fiducia Consigli: Tagliando motore completo se ha fatto 20.000 kilometri, o almeno ogni due anni Sostituzione filtro gasolio comunque ogni 12 mesi Pulizia filtro aria in particolare se percorso strade polverosissime Controllo di tutti i livelli, in particolare il liquido di raffreddamento Pressione pneumatici Per i mezzi con climatizzatore di nuova generazione, sostituire il filtro antipolline ogni 12 mesi Questi son piccoli ma utili consigli che servono a mantenere meglio e più a lungo la vostra casa viaggiante. Buona manutenzione! Pasquale

Troppo sale fa male

Troppo sale fa male

No, non è di colesterolo che voglio parlare, ma di un altro tipo di sale. Negli ultimi due o tre anni la neve non è mancata, facendo la sua comparsa anche in pianura o in località dove quasi nessuno si aspettava. Ovviamente uno dei sistemi più antichi e più efficaci per evitare il pattinamento sono la sabbia ed il sale. Questi due prodotti danno una maggiore tranquillità nella guida, la sabbia crea aderenza sulla frenata, ed il sale cerca di evitare lo strato di neve, almeno quello iniziale. Lo so che non serviva L’Allesticamper per scoprire tutto questo, ma vediamo però quali sono i fattori negativi. Questi due prodotti hanno entrambi reazioni molto negative per il fondo del camper, La sabbia: essendo molto fine, essa riesce a penetrare in tutte le più piccole fessure creando così Un effetto smeriglio molto abrasivo li dove sono presenti parti rotanti, dischi freni, alberi di trasmissione, ventole, accessori montati nel sottofondo della cellula e tante altre componenti che rischiano di essere danneggiate con il tempo. Il sale: quest’ultimo è più deciso nel danneggiare, esso ha un potere molto corrosivo in particolare sposa bene alluminio e metallo diverso, ma anche tutto quello che riesce ad intaccare, luci ingombro, cavi elettrici sottostanti che solitamente non sono montati con un criterio di protezione a livello aereonautico, le corde del freno a mano che sono per un quarto scoperte, i freni che rischiano di bloccarsi e tante altre problematiche inerenti alla struttura. Il sale comincia il suo lavoro di corrosione non appena va a contatto con le parti, ma solo quando il mezzo ed il fondo asciugano bene, in pratica mentre voi dormite lui lavora. all'occasione propongo alcune attenzioni che ritengo siano sicuramente importanti. - sciacquare il mezzo appena ritornati dalla montagna, basta un normale getto acqua, lavare fondo del mezzo, le ruote all’interno e all’esterno, tutte le bandelle circostanti interne ed esterne al camper, la mascherina anteriore, sotto il paraurto posteriore dove c’è tutto l'impianto elettrico delle luci e alla fine una spruzzata anche alla cellula. -Se dopo aver percorso molta strada con la neve o con strade sporche di sale prevediamo di fermarci con il mezzo per molto tempo, attenzione a non lasciare tirato il freno a mano, questo potrebbe incollare i freni, di questo vi accorgereste solo alla partenza. Nel caso bagnare molto le ruote posteriori con dell’acqua calda e pazientare, provare con dei leggeri tentativi di retromarcia in moto lo spostamento del mezzo. Questi consigli servono a mantenere più a lungo il vostro mezzo che al contrario potrebbe farvi delle spiacevoli sorprese. Alla prossima!

Stress da freddo

Stress da freddo

La parola stress è ormai diventata un termine sempre più frequente, essa in effetti viene utilizzata in ogni occasione o situazione: mi stai stressando!!! Sono stressato!! Che stress!!! Non mi stressare!!! Provate un pò ad immaginare se la vostra casa viaggiante potesse esprimersi con parole, quanti accidenti vi manderebbe e come vi ripeterebbe in moltissime occasioni: mi stai stressando !!!!!!! A parte le stupide chiacchiere, parliamo del nostro povero motore, che deve sopportare tutti gli sforzi e per tantissimi kilometri, magari nelle situazioni critiche come il caldo esagerato, le code, il peso, o perchè no, il freddo. In questo capitolo affronteremo le problematiche del freddo, e con lui tutto quello che ne patisce il nostro camper, ma in particolare il nostro motore. E’ vero che i motori sono costruiti per durare molto a lungo, ma è anche vero che con più essi sono curati, e più essi durano. Spesso non si aspetta atro che l’inverno per recarsi con la famiglia nelle località sciistiche per trascorrere il weekend. Arrivati sul posto spegniamo il motore per almeno due giorni, lasciandolo fermo a temperature da brivido, anche a -20 e oltre. Arrivato il momento dell’accensione, girando la chiave ci si aspetta di sentire il motore che parta a mezzo giro, cosa non sempre scontata, in quanto le bassissime temperature modificano di molto tutte le parti rotanti e induriscono l’olio, quindi l’immediata circolazione e quindi l’accensione non è poi cosi tanto immediata. È dimostrato che un motore messo in moto a determinate temperature subisce uno stress esagerato in ogni sua parte rotante, andando a logorare anche se in minima parte i punti piu delicati quali, bronzine di banco bronzine di biella e tute le parti che devono sempre girare a bagno dell’olio. in alcuni modelli di auto con concezioni di nuova generazione vengono montati di serie i preriscaldatori motore che provvedono a riscaldare il motopropulsore prima dell’avviamento a freddo. Questo preriscaldatore viene installato in serie nell’impianto di raffreddamento del motore, cioè nel circuito dal radiatore, e una volta acceso provvede a scaldare tutto il liquido portando il monoblocco a temperature intorno ai 60 gradi, quindi il nostro motore non subirà nessuno stress da accensione essendo già preriscaldato. Già da anni questi prodotti vengono installati anche sui camper, il suo kit di montaggio e progettato per scaldare oltre al motore, anche la cabina, essendo collegato al suo impianto di ventilazione originale. La gestione di questo riscaldatore viene effettuata attraverso un pannello di controllo che serve per le impostazioni di accensione e le varie programmazioni. Facciamo un piccolo esempio: Se terminato il week end in montagna, la nostra partenza prevista sarà per le 9 del mattino, imposteremo l’accensione del nostro riscaldatore per le ore 8, cosi facendo avremo entrambi, la cabina ed il motore caldi e pronti per partire, senza dover lasciare il motore in moto per diverso tempo sul posto, e con la certezza di un avviamento sicuro. L’applicazione per questo tipo di preriscaldatore trova spazio su tutti i modelli di motorizzazione, dai più anziani ai più tecnologici, il costo approssimativo per l’installazione di questo prodotto varia dalle 1600.00 euro alle 1750.00 inclusa l’installazione. Buona vacanza e alla prossima.

Per i possesori di Webasto Dual Top

Per i possesori di Webasto Dual Top

Questa sezione è dedicata ai possessori di veicoli dotati di riscaldamento a gasolio Webasto DUAL TOP. Senza volersi nascondere dietro un dito diciamo pure che questo riscaldatore ha in passato( come del resto molti accessori) , avuto qualche problema di gioventù. Tuttavia dopo qualche accorgimento , e alcuni aggiornamenti dettati dalla casa madre , oggi il Dual Top( vedi figura 1) si presenta sul mercato molto efficiente e confortevole per i nostri viaggi al freddo. Questo riscaldatore nato come primo impianto, può essere installato anche in After Market , previa e accurata valutazione degli spazi , essendo una macchina non proprio di misure slim , Ma iniziamo a scendere un po’ più nei dettagli. Giusto per chi ancora non lo conosce , questo riscaldatore e’ un combinato aria /acqua , meglio dire , riscaldamento cellula , e riscaldamento acqua sanitaria , quindi multifunzionale. Essendo questa una caldaia studiata per durare molto a lungo , non dobbiamo sottovalutare le sue Manutenzioni e tutti gli accorgimenti da seguire per un buon funzionamento. Riscaldamento ad aria : Questo riscaldatore ha una potenza di 6000 kw , tuttavia esso è studiato per Camper di grandi e piccole dimensioni . ( installato di serie anche su camper puri,furgoni camperizzati ecc. ) Prima regola, come tutti i riscaldatori , i suoi punti di uscita d’aria non devono essere soffocati o chiuse le bocchette , cosi come l’aspirazione deve essere sempre lasciata libera e pulita . Il pannello di controllo molto intuitivo ha diverse funzioni che andremo a vedere qui di seguito.( Vedi figura 2) L’interuttore rotativo di sinistra lo useremo accendere , e per selezionare le funzioni desiderate , e quello di destra lo useremo per regolare la temperatura del caldo ( non la velocità della ventola). La macchina può funzionare contemporaneamente per il riscaldamento della cellula , e per il riscaldamento dell’acqua , ma possiamo scegliere di utilizzare anche solo una delle funzioni singolarmente . Vediamo brevemente tutte queste funzioni : 1 OFF: IL riscaldamento e completamente spento. 2 40° : la caldaia è posizionata su Boiler a 40 gradi 3 60° la caldaia e posizionata su Boiler a 60 gradi 4 On: solo caldaia 5 On : caldaia piu acqua 6 Posizione inverno 7 Posizione scarico acqua Riscaldamento e acqua vuol dire che la caldaia controlla sia la temperatura dell’aria , sia la temperatura dell’acqua. Ma torniamo alla modalità riscaldamento aria: Tra i camperisti Esistono diverse scuole di pensiero , in quanto ognuno decide di utilizzare la regolazione del riscaldatore in modo proprio , e non con un criterio che del reso dovrebbe essere uguale per tutti. Il metodo più scorretto è quello di continuare ad accendere e spegnere il riscaldatore svariate volte al giorno “ la sera lo spengo, la mattina lo riaccendo, ora fa caldo lo spengo , ora ho freddo lo riaccendo”. Questo errato utilizzo non fa altro che andare ad accorciare la vita del bruciatore che ad ogni accensione o spegnimento crea delle impurità ottime per una migliore incrostazione ed intasamento sul punto di fuoco ( vedi figura bruciatore 3/4 ) Inoltre, ogni volta che esegue gli avviamenti , il consumo di corrente , ma anche di gasolio aumenterà in modo massiccio. Il metodo più corretto è invece quello di accendere il riscaldatore e dimenticarlo , lui trovata la temperatura ideale da voi selezionata , modulerà automaticamente , e si spegnerà solo se necessario, evitando continue riaccensioni , spegnimenti inutili e dannosi . Quindi voi ora vi chiederete, ma allora il regolatore di temperatura cosa serve? La notte per esempio , è buona cosa dormire a temperature non superiori a 15/16 gradi , quindi abbassando a tale temperatura il potenziometro , esso metterà in stand by il riscaldatore che provvederà a mantenere il vostro clima adatto al sonno, evitando cosi di abbassare drasticamente le temperature all’interno della cellula che di solito al mattino toccano le punte più basse. Funzione inverno: Chiariamo questa funzione per qualcuno un po bizarra . Sul pannello di comando esiste questo simbolo (vedi figura 4) Vi spiego in breve a cosa serve . Mi sono sentito dire che “ se non uso il camper di inverno lascio il riscaldatore in questa posizione , NO!!! Questa funzione serve solo per evitare che sotto certe temperature il riscaldatore spento scarichi l’acqua del boiler, Ma faccio per voi un esempio su misura . Se domattina decido di partire e carico il camper il giorno prima inclusi i serbatoi dell’acqua chiara , con il riscaldamento ovviamente spento , troverò alla mia partenza il boiler che avra’ eseguito il normale svuotamento dell’acqua per evitare il ghiaccio. Se Invece metterò il comando in“funzione inverno”avro’ un continuo e microscopico riscaldamento della caldaia che mantenendo la temperatura appena al di sopra dei 10 gradi evirerà di scaricare il boiler . Questa funzione può essere lasciata per diversi giorni 2/3 in quanto i consumi di corrente e gasolio sono praticamente irrilevanti. Impostazione Boiler: Il Boiler( FIGURA 4) ha la funzione di riscaldare l’acqua necessaria per il fabbisogno della cellula. Come già spiegato, questa funzione può essere non abbinata al riscaldamento, facciamo però attenzione , se utilizzo l’opzione “solo aria calda” senza la funzione del boiler , aprendo il gruppo rubinetto avrò comunque l’acqua calda , essendo essa comunque convogliata nella caldaia , pertanto la temperatura non sarà a 60 gradi ma pur sempre calda . Ritornando al boiler , esso potrà scaldare l ‘acqua ( litri 10 ) a due valori impostati dalla caldaia , che sono 40 / e 60 gradi . Un mio personale consiglio, se utilizzeremo il boiler per fare la doccia in più persone , posizioniamo la temperatura a 60 gradi , altrimenti il risultato sarà che per avere una temperatura gradevole della doccia dovremo miscelare poco o niente l’acqua calda con l amaro risultato che a fare la doccia sarà solo il fortunato primo camperista , gli altri la faranno fredda . Svuotamento manuale del boiler: IL Boiler può essere svuotato anche manualmente , all’occorrenza ruotiamo il comando di sinistra a fine corsa sul simbolo tenendolo per 5 secondi , il pannello inizierà a lampeggiare , questo è l’avviso che la macchina ha iniziato la fase di scarico , lasciamo tutto cosi e al nostro prossimo ritorno il pannello sarà spento con la valvola di scarico chiusa. Potrà capitare che nei freddi periodi accendendo il riscaldatore troviate il pannello di comando che lampeggia , nulla di male , ruotare il comando verso il simbolo per eseguire l’operazione inversa , cioe’ quella di chiusura , esso smetterà di lampeggiare , segno che la valvola si e chiusa . Manutenzione periodica boiler In pochi eseguono questa operazione di seguito descritta , che invece è un toccasana per la vita del boiler e delle sue condutture. Spesso puo capitare che la nostra vacanza venga rovinata per queste piccole incurie, in quanto mentre carichiamo l’acqua ci troviamo l amara sorpresa della perdita dallo scarico della valvola boiler . Possiamo evitare questo con una semplice ed economica manutenzione , quella del trattamento anticalcare del boiler . Come fare: Una volta all’anno dovremo eseguire questa operazione piu facile da eseguire che da spiegare. A serbatoio acqua e boiler vuoti si travasano circa 5/6 bottiglie di aceto bianco nel serbatoio delle acque chiare , aggiungiamo 30 litri di acqua , riempiamo il boiler con il normale metodo di spurgo dai rubinetti, una volta riempito l’impianto apriamo per un brevissimo tempo la valvola di scarico del boiler avendo cura di richiuderla subito, cosi facendo la metteremo a bagno di aceto potendo cosi disincrostare anche il suo interno. Spegniamo tutto a lasceremo riposare per 24 ore , al ritorno bisognerà eseguire questa operazione : accendiamo l ‘impianto della pompa di mandata acqua , iniziamo con lo scarico del boiler attraverso il comando elettrico del pannello , l’operazione sarà quella di aprire e chiudere per almeno 5/6 volte la valvola rispettando i dovuti secondi per l attivazione sia in apertura che in chiusura , affinchè l’incrostazione venga rimossa all’esterno. Lasciamo aperto il boiler fino allo scarico completo. A questo punto riempiamo il serbatoio di acqua pulita per un abbondante risciacquo , e il gioco e fatto , il nostro impianto sarà sempre pulito e disinfettato . Poca spesa tanta resa ! Anomalie : esistono alcuni codici errori che possono essere gestiti dall’utente , altri più tecnici dovranno invece essere valutati da un centro specializzato che conosca la materia , e con l’attrezzatura specifica potrà capire di che natura è il guasto. Gli errori sono evidenziati da un numero di lampeggi evidenti sul pannello di comando , per capire quanti sono dovremo contare solo i lampeggi rossi. Sui libretti di istruzione e chiara una tabella di comparazione al difetto /codice , in base al numero di lampeggi rossi saprete se sarà possibile intervenire o rivolgersi ad un centro autorizzato . Consigli: In questo ultimo paragrafo vi lascio una serie di accorgimenti utili per un buon mantenimento della caldaia. 1 Accendere sempre almeno una volta al mese il riscaldatore per mezz’ora se non lo si usa per molto tempo anche nei periodi molto caldi 2 Evitare di ripetere molte accensioni e spegnimenti inutili e dannosi 3 Eseguire ogni 12 mesi il trattamento anticalcare del boiler 4 Non lasciare mai il mezzo in riserva , questo non fa bene al riscaldatore ma neanche al motore 5 Utilizzare periodicamente gli additivi ( seri) per il gasolio nel serbatoio 6 Non cercare la soluzione al guasto solo quando esso si e già verificato , prevenire prima con controlli dal vs installatore 7 Concordare una revisione con il vostro installatore in funzione delle ore già effettuate ( può arrivare anche a 2500 / 3000 ore di utilizzo ) Questi consigli sono frutto della mia esperienza , come tecnico, ma anche come camperista che ha testato il prodotto durante le proprie vacanze scoprendone tutti i vantaggi e gli svantaggi dovuti all incuria di questo prodotto. Se vi trovaste di fronte ad un dubbio , una incertezza sull utilizzo , o qualsiasi altra problematica a voi difficile da risolvere , potete scrivermi o contattarmi , saro’ felice di potervi aiutare a risolvere il problema . Buon Dual top a tutti ! Pasquale

Perchè non rende?

Perchè non rende?

Spesso mi trovo di fronte a clienti che lamentano la poca resa o addirittura il blocco del riscaldatore con errore surriscaldamento. La domanda dunque sorge spontanea: ma come mai i primi tre anni ha funzionato e ora non rende più? Smontando la macchina e mettendola a banco per il collaudo, spesso trovo subito la risposta, il riscaldatore è ostruito da polvere, ma in particolare dai peli del cane, si certo dai peli del cane (vedi foto 1) guardare per credere. L’aspirazione del riscaldatore essendo sul piano del pavimento aspira di tutto, polvere, terra e altre mille impurità, ma per chi porta con se cani o gatti a pelo lungo sul camper, il problema è più evidente, in quanto il nostro animale, anche se spazzolato con cura, perderà comunque il pelo, che attratto dalla zona di aspirazione, andrà a finire dritto nella ventola e lì buona parte si ferma all’entrata dove gira la ventola che con il tempo ne riduce il passaggio dell’aria creando così uno scompenso del flusso. (vedi foto) Con l’avvento dei modelli di riscaldatori EVO, il problema è ancora più delicato da interpretare, in quanto la carenza di aria misurata dal sensore non da il blocco dalla macchina lasciandoci al freddo, ma si limita a depotenziarne la mandata, confondendo spesso l’utilizzatore che convinto di non aver regolato bene il potenziometro ci metterà un po’ a capire che la potenza del caldo non è più la stessa. Anche i modelli di camper con riscaldamento a gas e ventilazione forzata hanno le stesse problematiche, essendo il sistema con aspirazione dall’interno, (vedi foto) polvere e altro si fermano comunque alla ventola di aspirazione creandone con il tempo gli stessi evidenti problemi. Domanda del cliente: si, ma allora cosa devo fare per ovviare al problema? Viste le considerazioni sul problema direi di capire insieme cosa e meglio fare. Come già detto nella sezione “Consigli Webasto” dobbiamo sapere dove si trova l’aspirazione del riscaldatore, al fine di controllare che non ci siano impurità di qualsiasi genere sulla griglia di aspirazione. Per possessori di animali, almeno una volta all’anno eseguire una pulizia della canalizzazione dal proprio riparatore di fiducia. Per i modelli con caldaia a parete, sganciare il coperchio (vedi foto) e aspirare, ma anche qui serve l’intervento in officina per la pulizia della ventola interna. Per le caldaie modello combi Aria/Acqua, il problema e quasi nullo, dico quasi, perchè anche in questo caso abbiamo trovato molte impurità in occasione di normali revisioni periodiche o riparazioni. Oltre a questa normale manutenzione, non serve fare altro, se non tenere pulita e ben aspirata la nostra casa viaggiante, come sono certo gi và voi facciate. Buona pulizia a tutti. Pasquale

Occhio alle crepe!

Occhio alle crepe!

Spesso capita gente in officina con mezzi veramente disastrati nel sottofondo del camper per cause diverse, infiltrazioni, perdite di acqua trascurate, pilette che perdono, bandelle che lasciano trafilare acqua dall esterno. Ma un problema che molti sottovalutano è la rottura del piatto doccia che non sempre si fa notare con facilità. Bisogna pensare che il piatto doccia e inevitabilmente appoggiato sul pavimento e quindi sul legno, che non è impermeabile come si crede, ma pronto ad assorbire tutta l’acqua che gli passa vicino. Se una piccola crepa sul piatto doccia comincia a far penetrare l’acqua , questa si ferma sul piano del pavimento e dove trova il passaggio comincia a penetrare. Di questo non ci si accorge in quanto non vi sono perdite visibili ed immediate proprio perche la doccia si usa poco, quindi l’acqua ha tutto il tempo di fare il suo compito, ovvero marcire tutto il legno del pavimento. Le storie metropolitane di quello che sprofonda dal pavimento non sono barzellette ma pure realtà da me viste sul ponte in officina, pavimenti letteralmente sfondati. Water che cedono con il peso, gradini che si strappano dal suo fissaggio. Bisogna pensare che una riparazione di questo genere ha dei costi spesso da capogiro in quanto necessita del completo smontaggio della parte marcita, il rifacimento parziale del pavimento, il nuovo legname, le nuove giunture, ed il nuovo rivestimento. Credo che a questo punto valga la pena ispezionare spesso il piatto doccia per assicurarsi che non vi siano crepature varie in giro. Solitamente i punti più critici sono gli scarichi dell’acqua molto visibili ( VEDI FIG.), ma molto meno visibili sono le piccole crepe agli angoli dove il materiale e molto più sottile. Altro problema e la sigillatura del perimetro, da li il passaggio dell’acqua è obbligato al sottopavimento. Altro problema di cui però spesso ci si accorge è il sotto lavello che lascia passare dalla piletta magari crepata dell’acqua che seguendo il gocciolamento sul tubo di scarico passa direttamente sotto la doccia o attraversa il pavimento. Esistono sul mercato alcuni prodotti da applicare per la riparazione della crepa, questi sono molto validi, ma solo se il problema, cioè la crepa non è in un punto mobile come spesso accade. Di solito il punto più critico e il punto dove si batte il primo passo di entrata, ci sono molti piatti doccia che sono molto vuoti nel sottofondo, questo fa si che con il tempo si formi inevitabilmente il cedimento del preformato. Quando viene sostituito un piatto doccia sarebbe utile valutare con molta attenzione i punti d'appoggio, in quanto lo stesso dovrà essere appoggiato su una base più solida( no troppo) che non lasci la possibilità al piede di far flettere la plasticanel vuoto. Consigli per l’utilizzo -Non calpestare mai il piatto doccia con la scarpe -Evitare di calpestare il piatto nei periodi invernali quando il camper e fermo da molto, accendere prima il riscaldamento per renderlo leggermente più flessibile -Tappetini in gomma spessa non fanno male ma a patto che ogni volta che si bagnano vengano drenati e non lasciati li bagnati -Asciugare sempre e bene il piatto dopo la doccia, l’acqua ha molto calcare che crea porosità’al materiale -Non fate le gare per chi ha il bagno piu pulito con prodotti spesso smeriglianti ( vim, anticalcari sgrassanti esagerati ) magari difficili da risciacquare, questi indeboliscono la struttura cuocendo il materiale. - Lavare il piatto con del normale prodotto liquido facile da risciacquare. Anche questi consigli apparentemente banali servono, al fine di evitare spese da capogiro per la sostituzione del piatto che a volte arriva anche a 2000 euro. Buona doccia a tutti !!

Non tiriamo troppo la cinghia !

Non tiriamo troppo la cinghia !

In questa sezione vorrei parlare della manutenzione straordinaria

del motore. Parliamo di un organo meccanico che non bisogna assolutamente trascurare: LA CINGHIA DISTRIBUZIONE!!! Questo componente meccanico solitamente in gomma e fibra interna, ( fig. 2 ) deve resistere a temperature elevatissime, a sforzi esagerati , il tutto per migliaia e migliaia di chilometri. E un organo trascinatore mobile che tiene in fase tutta la parte rotativa del motore, ( fig. 1) ma, anche lui, come tutto il resto è soggetto ad usura, quindi necessita della sostituzione ad un determinato kilometraggio. Mediamente le case madri ne consigliano la sostituzione a circa 100.000/ 120.000 km che, tradotti in tempo medio di un automobilista, si stima sia un periodo medio di tre / quattro anni. Un camper invece , in quanto tempo li percorre 110.000 kilometri? Semplice, un camperista mediamente percorre in tre anni circa 20.000/30.000 km, quindi, secondo i calcoli, la cinghia della distribuzione dovrebbe essere sostituita dopo undici anni circa. In questo caso avremo un rapporto kilometraggio/tempo, in quanto essendo la cinghia materiale soggetto a stagionature e indurimenti della gomma, questa potrebbe del tutto inaffidabile causandone la rottura e quindi un danno notevole al motore. Per le persone che fanno pochi kilometri quindi, il consiglio è: far sostituire l’apparato distribuzione entro e non oltre i 100.000 kilometri o entro i sei anni di età del mezzo, indipendentemente dal kilometraggio percorso. Qui di seguito vi elenco quali possono essere i danni causati dalla cinghia distribuzione: - Rottura della cinghia con danni alla tetstata e alle valvole - Possibile foratura dei pistoni - Inclinazione delle bielle - Rottura dei bicchierini punterie - Mezzo bloccato con impossibilità di una riparazione provvisoria La riparazione a questo punto comporta lo smontaggio della testata con una conseguenza in termini di costi pari ad € 2.500,00 (costo medio) circa, oltre ovviamente al grosso disagio del dover rimanere per strada a qualsiasi ora del giorno o della notte in attesa di un carro attrezzi e con costi sicuramente non del tutto economici. Il costo del normale intervento per la sostituzione dell apparato distribuzione completo( cinghia trasmissione, cinghia servizi, tutti i cuscinetti, e la manodopera ) ha un costo medio di EURO 450.00 circa per le vecchie motorizzazioni , e circa 850,00 per le motorizzazioni multijet essendoci da sostituire anche la pompa dell'acqua Purtoppo la sostituzione della cinghia non da segnalidi preavviso: o si cambia o non si cambia!!! BUONI KILOMETRI A TUTTI!!!

Occhio all'ospite

Occhio all'ospite

Spesso mi sono trovato a dover impegnare molte ore del tempo per cercare di capire, ed individuare un guasto elettrico insolito che non si spiega. Ma dopo un inseguire di cavi e matasse mi capita di trovare l ‘amara sorpresa, I CAVI SONO ROSICCHIATI DAL TOPO. In molti credono che il topo non possa entrare a far visita nel nostro camper, ma anche se raramente, questo può invece succedere , ed ora vi spiego anche come. Iniziamo a capire il perchè della sua visita o addirittura permanenza nel camper. Spesso bastano poche impurità di mangiare sul pavimento, che se lasciate attirano come dei fili condutori l’ospite che ha un fiuto affilatissimo. La loro visita è anche dovuta ad un riparo dal freddo che sul camper trova un hotel a 5 stelle. Un altro motivo che attrae loro, è il poter rosicchiare il filo elettrico, perchè la plastica ha un impercettibile sapore dolciastro, che confondono con qualcosa di buono. Si sono inoltre manifestati casi, anche se molto rari, di proliferazione all’interno del mezzo, difficili da individuare nell’ immediato, e con conseguenze abbastanza pesanti da risolvere. Cominciamo quindi a capire da dove potrebbero entrare. Pavimenti con passaggi non sigillati. Griglie o reti rotte che invitano il passaggio. Vecchi accessori smontati a pavimento senza aver richiuso il passaggio all’esterno. Un altro posto dove di solito riescono a passare, è il vano del motore, esso ha diversi passaggi di cavi elettrici che attraversano e vanno all’interno, inguainati da cuffie in gomma, o pannelli di catramina impellicciati per l’insonorizzazione. A volte capita che nell’installazione di un accessorio montato nel vano motore, come un antifurto per esempio, si lasci il foro aperto, senza che esso sia stato sigillato, o richiuso come all’origine. Il problema non sarebbe così poi tanto grave, se non fosse per i danni che creano all’ interno del mezzo, solitamente in zone molto nascoste dove non ci si arriva con facilita, o se non dopo un lungo e oneroso smontaggio per individuare il guasto. Nelle foto che vi mostro potrete notare di cosa e capace un piccolo ma energico topolino una volta entrato all’ interno di una qualsiasi zone del camper. In queste foto un roditore, si è annidato nel vano di un condizionatore a tetto, li vi ha passato l’inverno, distruggendo tutto quello che era possibile distruggere, portandosi inoltre una scorta di mangiare all’interno della scatola(vedi foto) A tale proposito vi do qualche consiglio su come evitare o prevenire questi inconvenienti. Controlliamo o facciamo controllare accuratamente tutto il fondo del camper , per assicurarci di non avere liberi dei passaggi nel pavimento verso l ‘interno in particolar modo se il mezzo e di occasione. Non lasciamo mai il pavimento sporco di briciole, o piccoli residui di mangiare nella zone più scomode da pulire Non tenete mai il latte nei contenitori di cartone, ma solo nelle bottiglie di plastica o vetro Non lasciate mai il camper sotto gli alberi, loro sono degli ottimi arrampicatori, e potrebbero entrare dalla parte superiore(vedi foto ) Assicuriamoci che il posto dove lo lasciamo parcheggiato non sia vicino a cassonetti della spazzatura. Forte attenzione all’ apparente e sano parcheggio nelle cascine , vicino a pollai, fienili, stalle, nei prati o dove pascolano il bestiame, questo purtroppo e’ il posto migliore per aver l’ospite nel camper. Da non fare : Non lasciamo mai trappole velenose, perche potrebbero risultare un micidiale Boomerang per chi porta con sè bambini piccoli, o animali domestici, inoltre sono severamente vietati dalla legge. Non lasciare mai le scorte di mangiare nelle zone troppo basse Controllare che nei cassetti non ci siano delle strane impurità, di solito ci si accorge del suo passaggio quando si notano delle piccole strane briciole nei cassetti, quelli son o escrementi. Allarmiamoci quando sotto la pedaliera di guida troviamo delle insolite sfarinature di gomma, lana, o altri materiali, il segnale è che il suo ingresso e stato fatto vano dal motore. Se vi trovaste di fronte a un problema di questo tipo, potete intervenire in primo soccorso con le trappole a colla , che non sono nocive , tuttavia molto efficaci, ma da usare con molta cautela per i motivi già menzionati. Subito dopo fate sanitizzare a fondo il mezzo per assicurarvi il massimo livello di igiene, lavando piatti, bicchieri e tutto il corredo che di solito lasciate sul camper. Mi rendo conto che questo è un argomento che non avreste mai voluto affrontare, ma con dei piccoli e importanti consigli, il nostro ospite rimarrà fuori dalla nostra casa viaggiante. Buona attenzione a tutti !!

Non frena !!!

Non frena !!!

Non frena? Continuiamo le nostre chiacchiere, questa volta parlando di freni. Inutile sprecare parole sull’ importanza dei freni che tutto il mondo conosce, Per parlare invece di fattori più tecnici ma non meno importanti. Tipologie di freni: Ne esistono fondamentalmente due, il primo è del tipo a tamburo, ed il secondo è del tipo a disco. In sintesi, la differenza tra le due tipologie sta’ nella morbidezza della frenata. Negli ultimi anni però le ormai obsolete tipologie a tamburo sono quasi andate in pensione lasciando il posto a impianti frenanti sempre più sofisticati con dischi auto ventilati , sistemi elettronici , ABS, e correzioni di frenata sempre più all’avanguardia. Freni a disco: nella stragrande maggioranza i camper sono dotati di freni a disco, altri invece più leggeri o più datati, sono dotati di impianto misto, cioè dischi anteriori e tamburi posteriori. Senza dover fare un corso di riparatore meccanico, vediamo quali sono le problematiche, e gli accorgimenti da adottare su un impianto frenante. Anche qui si parla inevitabilmente di rapporto kilometraggio /tempo, ma questa volta anche di Utilizzo. Esempio: una pastiglia che ha percorso in media 40000 km in due anni di vita , sarà una pastiglia consumata ma sempre efficiente nella frenata. Al contrario, una pastiglia che ha percorso 25000 km ma in 6 anni di vita, sarà una pastiglia meno consumata ma sicuramente molto meno efficiente, quindi più a rischio nella frenata in quanto molto stagionata. I motivi sono chiari e lampanti, mentre l’auto viene utilizzata normalmente tutti i giorni, il camper rimane fermo per parecchio tempo, magari dopo una bella gita in montagna, dove i tornanti di ritorno non si fanno attendere per dare una bella scaldata ai freni, considerato il rapporto frenata peso, oppure una bella pastura di sale e sabbia, anch’essi un toccasana per l’impianto frenante, quindi nel nostro caso l’utilizzo viene inevitabilmente fatto poco e male. Normalmente in fase di tagliando e nel controllare i freni per verificarne la sua normale usura, ci si accorge che l’impasto della pastiglia si sta letteralmente scollando dalla piastra in ferro, in pratica il materiale frenante è pronto a sgretolarsi In pochissimi chilometri, essendo ormai carbonizzato o addirittura marcito, questo succede per i motivi sopraindicati, cioè surriscaldamento, corrosione cattiva pulizia durante i lavaggi del mezzo, e le stagionature nel tempo. In questo caso potrebbe succedere di trovarsi di colpo a frenare sul ferro, cioè con la piastra restante direttamente sul disco, e vi garantisco che non e una bella esperienza. Impianto idraulico dei freni: Torniamo a parlare di montagna, perche un altro problema si presenta quando si percorrono molti tornanti in discesa. Il perdurare della frenata mal gestito, crea un calore che quasi sempre diventa eccessivo e anche pericoloso; vi spiego il perché. L’olio dei freni ha una sua densità, ma se viene a contatto con un calore eccessivo diventa troppo fluido, quindi la tenuta nella pompa dei freni potrebbe perdere pressione, facendo crollare di colpo ,il pedale del freno , che se non ricordo male, questo serve per fermare il mezzo in corsa, e vi garantisco che questa e la peggiore esperienza che vi può capitare, già successa a molti mie clienti fortunatamente contenti di averla potuta raccontare. Qualche consiglio Assicuriamoci che: Il vostro meccanico non prenda sotto gamba l’apparente e abbondante spessore della pastiglia Ma valuti il tempo della stessa. In ogni caso va eseguito lo smontaggio e la pulizia sullo scorrimento delle pinze freni. Se non è lui a chiedervi l’età della pastiglia, siate voi a farlo. Dopo 4 anni di età indipendentemente dal kilometraggio facciamo sostituire comunque le pastiglie, almeno le anteriori essendo loro più esposte allo stress della frenata. Quando laviamo il camper cerchiamo di sciacquare abbondantemente anche le ruote, entrando dalle fessure dei cerchi, al fine di sciacquare il blocco frenante, che rilascerà una pattina molto nera e abbondante. Non lasciamo mai inserito il freno di stazionamento dopo un rientro dalla montagna con la neve, assolutamente sconsigliato Evitiamo di scaldare i freni nei tornanti o nelle forti discese , usiamo molto freno motore con un buon compromesso di frenata a tratti possibilmente brevi. Assolutamente sconsigliato Proseguire le discese se vi accorgete che il pedale dei freno sta diventando troppo elastico, fermarsi per almeno 30 minuti lasciando raffreddare bene l’impianto, non gettate acqua fredda sul freno che fuma. Appena possibile fate eseguire un controllo al vostro meccanico richiedendo la sostituzione completa dell’olio freni di tutto l’impianto. (Fortemente consigliato ogni 4 anni comunque ) olio categoria DOT 4 almeno. Non aggiungere maiolio freni se il livello è troppo basso, questo vuol dire che, l’impianto perde o i freni sono troppo consumati. far controllare l’impianto dal vs meccanico di fiducia. Evitare brusche frenate Subito dopo la sostituzione dei freni, fare un rodaggio effettuando delle frenate molto accompagnate da rallentamento naturale di freno motore. Una pastiglia mal rodata sarà sempre contenta perche continuerà a fischiare. Spero questi consigli siano da voi ben accettati e auguro a tutti una buona frenata! Alla prossima L’allesticamper

La sicurezza prima di tutto

La sicurezza prima di tutto

Le nostre case viaggianti, anche loro in quarantena… Il serio momento di difficoltà ci vede tutti coinvolti a 360 gradi, non solo per il rischio della nostra salute che è ovviamente al primo posto, ma anche per il forzoso e improvviso cambiamento che ci costringe ad uno stile di vita con abitudini che mai ci saremmo aspettati di dover rispettare. Sono certo che, quanto avvenuto in quest’ultimo periodo, abbia fatto ricordare noi tutti di quando ci si lamentava delle lunghe code su strada, dei campeggi sempre affollati, delle aree di sosta sempre al completo e di quanto invece ora ci manca tutto questo. Mi piace però essere speranzoso e positivo sulla fine del tunnel, pensando che presto ci riprenderemo la nostra normale vita di sempre e potremo rimettere in moto le nostre case viaggianti, ormai ferme da un po’ di tempo. A questo proposito lascio qualche utile consiglio a chi non ha la fortuna di poter gestire il proprio camper sotto casa perchè rimessato e irraggiungibile, a chi, per problemi più importanti, lo ha trascurato dimenticandosi di avere un camper, e anche a chi, per abitudine, lo ferma per tutta la stagione invernale. -Ricarica delle batterie (foto1) Non fidiamoci dei display di controllo. Loro visualizzano solo il voltaggio che a poco serve se non c’è un buon amperaggio. Diamo una buona dose di ricarica con la 220 volt a entrambe le due batterie, motore e servizi; se non abbiamo la possibilità della corrente sul posto, dobbiamo accontentarci di tenerlo in moto ma non per i 3 soliti minuti giusto perchè vediamo le luci della cellula accese, ma perche l’alternatore, con più tempo, inizierà con lentezza a scaldare la batteria per caricarla. Se, invece, le batterie dovessero essere completamente scariche, bisognerà necessariamente intervenire con il sistema di “RISVEGLIO”, che non consiste nel “chiamarle ad alta voce”, ma nel collegare la batteria a uno speciale caricatore che ne esegue i cicli di carica e di desolfatazione; ovviamente questo non è un faidate, ma un intervento del vostro professionista di fiducia. Consiglio: non partiamo con l’idea che in viaggio la batteria certamente si ricaricherà, questo sistema non è sempre detto che funzioni. L’alternatore spesso non riesce a risvegliarla per far ripartire la carica e ci troveremmo quindi sul posto senza neanche un briciolo di corrente se non attaccati alla 220. -Per chi possiede il generatore a 220 volt (foto2) Anche in situazioni di normalità, succede che ci si dimentica di avere un generatore che per diversi mesi rimane fermo senza nessun avviamento. Questa abitudine è la migliore per creare danni all’impianto elettrico nel momento della sua riaccensione. Molti mi chiedono il perché e quindi cerco di spiegarlo nel modo più semplice. Quando spegniamo il generatore, dopo l’utilizzo, spesso non ci curiamo di svuotare il carburatore; nulla di male se la sua prossima accensione avverrà entro le tre settimane circa. Se, al contrario, il generatore non verrà utilizzato per più tempo, succede che il carburatore, rimasto pieno di benzina non andata in combustione, potrebbe bloccarsi a causa del calcare che la benzina verde rilascia sull’alluminio, bloccandone, inevitabilmente, tutti i suoi manovellismi. Pertanto, alla sua riaccensione e dopo svariati tentativi, se il motore si avvierà, il dosatore, o meglio chiamata “farfalla”, aprirà di colpo senza però bilanciarsi mandando a circa 300 volt la tensione con conseguenze purtroppo pesanti; vediamo quali. Tanti mi dicono: ”ma allora il termico cosa serve?” il termico non si cura del voltaggio eccessivo in entrata, ma controlla eventuali sovraccarichi di amperaggio ma non di tensioni, il che è diverso, quindi i maledetti 300 volt entrano secchi nel vostro impianto elettrico creando danni alle centraline e a tutti i componenti che sono connessi direttamente alla rete. Quindi alcuni Consigli utili: Quando lasciamo il generatore fermo per un po’ di tempo, facciamo lo svuotamento del carburatore, che funziona così: a generatore acceso chiudiamo il rubinetto del serbatoio (che a volte non è sempre comodissimo), facciamo girare il motore fino all’esaurimento della benzina rimasta al suo interno. Quando questo si spegne, il gioco è fatto; spegniamo il pannello e il nostro carburatore vuoto e secco non si danneggerà. Se utilizziamo il generatore per un breve periodo evitiamo di riempire il serbatoio; la benzina, se lasciata al suo interno per molto tempo ed essendo in un contenitore di colore chiaro, con la luce crea putrefazione vera e propria emanando anche cattivo odore, oltre a non avere più un buon potere di combustione. Mettiamo la giusta benzina che ci servirà, lasciando sempre al minimo la quantità rimanente. Utilizziamo spesso prodotti di pulizia da inserire nella benzina; questi avranno il compito di tenere pulito tutto il circuito interno. Se dopo un lungo periodo il generatore non parte, evitiamo di insistere troppo; la sua accidentale partenza potrebbe non essere controllata in tempo prima che lui abbia creato un danno come già spiegato in precedenza. Durante l’utilizzo del camper facciamo funzionare spesso il generatore anche se questo non ci serve; facciamolo durante il viaggio, cosi non disturba e terremo pulito il motore da tutte le impurità causate per l’inutilizzo prolungato. Non teniamo il generatore troppo tempo senza fare le manutenzioni, (foto3) le tubazioni della benzina si induriscono rischiando di creparsi e rilasciare perdite al suo interno, a volte rischiose durante la marcia e a motore caldo. -Altri consigli sul riutilizzo del camper. La riaccensione del motore fatela sempre in modo attento, in particolare con motori di nuove generazioni. (foto4) L’olio, fermo nel tempo, si deposita sul fondo e, alla sua accensione, passerà qualche secondo prima che i manovellismi superiori del motore siano lubrificati; quindi mai accelerare contestualmente alla partenza, ma lasciare al minimo per qualche minuto affinchè il suo interno sia ben lubrificato. Pulite bene il parabrezza prima di azionare le spazzole tergi; altrimenti diventeranno subito inutilizzabili dopo una buona carteggiata di polvere o terra. -Quando riaprirete le finestre fate attenzione; (foto5) loro saranno incollate alla gomma di tenuta, quindi vi sembrerà che qualcosa impedisca la riapertura e, forzando, si rischia di crepare il plexi. Particolare attenzione per gli oblò; loro vengono azionati con le manovelle che, se troppo forzate, si danneggiano. Durante la sua riapertura appoggiate, dove possibile, il palmo della mano e con una moderata spinta aiutatelo ad aprirsi; questo eviterà di danneggiare l’oblò. Consigliatissimo passare un panno con del silicone spray su tutti i perimetri delle guarnizioni di tenuta di porte e finestre. -Utenze, un po’ di attenzione ai sistemi di sicurezza! (foto6) Provate a riaccendere tutte le utenze per verificare il loro funzionamento; non è sempre detto che tutto riparta bene. NON SCHERZIAMO CON IL GAS! (foto7) Assicuriamoci che le tubazioni non siano troppo rigide, controlliamo bene le scadenze, cerchiamo di far mettere a norma l’impianto e sostituiamo le sue guarnizioni dei raccordi alla bombola. -Per chi fosse equipaggiato di boiler separato: nel caso di mancati avviamenti di fiamma, non eccedete con troppe accensioni consecutive, ma distanziatele; l’esalazione di gas potrebbe creare una forte esplosione all’interno della camera di combustione diventando un vero e proprio lanciafiamme dal suo camino di scarico. Se il boiler non parte recatevi presso il vostro manutentore di fiducia per richiedere un controllo, che magari finisce con una semplice e buona pulita. Questo vale anche per le caldaie combi e per le stufe radiali: non insistete, ma distanziate le prove di accensioni. Le prove non devono superare i 4/5 tentativi e, se non si accende nulla, qualcosa che non va c’è ……. -Webasto : accendetelo e fatelo girare alla potenza massima per almeno 30 minuti; questo servirà per ripulire bene il bruciatore. -Sanificazione serbatoi acque chiare Ho visto cose oscene in officina durante lo smontaggio di alcuni serbatoi. Ora più che mai bisogna abituarsi a un maggior controllo dell’impianto idrico. “Ma tanto io l’acqua non la bevo”. Questa frase mi suona nelle orecchie, peccato che spesso, all’interno dei serbatoi, trovo scenari da brivido: erba, vermiciattoli, terra e quant’altro si possa immaginare. Fate attenzione ad altri migliaia di batteri che si annidano nell’umido a noi poco conosciuti ma pur sempre pericolosi. Consigli di sanitizzazione: Svuotare bene il/i serbatoi delle acque potabili, riempire per circa 30 litri con acqua pulita immettendo 4/5 bottiglie di aceto tassativamente bianco (esiste quello di alcool), fate circolare tutto il contenuto nell’impianto aprendo tutti i rubinetti: lavello cucina, doccia, lavello bagno e sciacquone del wc. Riempiano il boiler, dove possibile smontate tutti i filtrini dei gruppi e lasciateli a bagno in un bicchiere di aceto. A questo punto dopo aver fatto circolare per tutte le tubazioni il prodotto spegnete tutto e lasciate agire per 24 ore. Il giorno dopo scaricate tutto l’impianto dai rubinetti facendo andare tutta l’acqua nei condotti e quindi nei serbatoi delle grigie che, ricevendo quanto scaricato, anch’essi saranno sanitizzati. Rifare un pieno di potabile per pulire e togliere l’odore di aceto, scaricate nuovamente il tutto e il lavaggio è fatto. Provvedete infine, dove possibile, a scaricare le grigie recuperate lasciando le valvole semiaperte. Cosi facendo avrete eseguito un trattamento eccezionale. Alla fine mettere, nel carico di acqua che utilizzerete, un prodotto per il mantenimento dell’acqua, in commercio ne esistono diverse marche. -Ed infine : Pneumatici: non dimentichiamo di far controllare la pressione dei pneumatici Luci: diamo un controllo a tutte le luci che siano funzionanti, magari un po’ ossidate dal tempo. Carburante: consigliatissimo un prodotto da inserire nel carburante per la pulizia dell’impianto iniezione. Deumidificazione: se la partenza non è subito prossima alla preparazione del mezzo, mettiamo un deumidificatore all’interno con un semplice contenitore apposito di sale deumidificante, venduto in qualsiasi supermercato, ma che tutti già conosciamo; questo è un trattamento efficacissimo che toglie l’umidità formatasi al suo interno (assicuriamoci che il contenitore sia in un punto che non cada durante le manovre; l’acqua recuperata è molto viscosa e crea danni sui tessuti). Siamo pronti per partire , ma….. direi che dopo un buon controllo il nostro mezzo è pronto per partire, ma non dimentichiamo di: -controllare l’assicurazione che sia in copertura -che la revisione periodica sia ancora valida -di aver fatto le importanti manutenzioni di meccanica e della cellula. Credo di essere stato di aiuto per farvi affrontare le prime partenze senza stress. Augurando a voi tutti una buona ripartenza all’aria aperta….Buoni kilometri a tutti. Pasquale

Finalmente in vacanza!

Finalmente in vacanza!

Come ogni anno il caldo inizia a farsi sentire e con lui aumenta anche la voglia di vacanze e di viaggi con la nostra “casa viaggiante”. Questa è una stagione che incoraggia chiunque a spostarsi con facilità verso mete che magari non sono proprio dietro l’angolo e in località a volte non facilissime da raggiungere. Che vi offendiate o meno, io vi lascio qualche suggerimento da adottare prima della vostra partenza; no, non intendevo insegnarvi a programmare le vacanze, ma solo qualche consiglio su come preparare il vostro camper, colui che dovrà farvi passare le vostre vacanze migliori, quello che non vi dovrà lasciare mai a piedi, quello che dovrà consumare poco e inoltre dovrà partire sempre e subito, insomma in poche parole, quello che non si dovrà rompere mai. In officina la frase frequente è sempre la solita: “strano che si sia rotto, ha pochissimi kilometri”, peccato però che non è così anche per quanto riguarda la sua età. Parlando di questo nei precedenti argomenti ancora consultabili, avevo già sollevato la questione rapporto kilometraggio-tempo, la stessa che rispolvererò in questa chiacchierata. Vediamo in dettaglio di cosa ci si deve preoccupare: -Pneumatici: non dimentichiamo che i pneumatici non devono superare i 5/6 anni di vita. Se il mezzo è di occasione e non conosciamo la provenienza, ci dovremo assicurare della loro vita su strada, come? Vediamolo. La data del pneumatico viene individuata spesso in una stampigliatura ovale che ne segna il numero della settimana e l’anno, o il numero del mese, e comunque sempre l’anno. Se non siamo sicuri di leggere bene questa informazione facciamo effettuare il controllo al nostro tecnico di fiducia, così avremo la certezza del pneumatico che stiamo utilizzando. Spesso mi ritornano i camper in officina con danni esagerati alla struttura a causa dello scoppio improvviso di un pneumatico, in questo caso si mette a repentaglio sia la sicurezza del cliente stesso, ed inoltre si rischia di creare un grosso danno anche ad altre persone. -Freni : anche con i freni il discorso è identico, non valutiamo mai le pastiglie con il kilometraggio, perchè la corrosione con gli anni ne distrugge la loro efficacia, ed è alto il rischio che si possano sbriciolare in una qualsiasi frenata un poco sostenuta, con il seguito di danni a sè e agli altri. -Cinghia della distribuzione: quest’ultima può definitivamente rovinare le vostre vacanze, oltre al portafoglio, in quanto l’eventuale rottura causa conseguenti danni al motore con conseguenze già spiegate nei capitoli precedenti. -Impianto dell’acqua : controlliamo sempre l’impianto idrico, verifichiamo che non ci siano perdite in giro, controllare che non ci sia lo strano gocciolio intorno alle bandelle esterne, ciò significa che l’acqua ha iniziato la fuoriuscita dal pavimento e che i rubinetti devono essere controllati non dal punto di uscita dell’acqua, ma intorno al gruppo. Quest’ultimo quando è aperto in erogazione potrebbe crepare la cartuccia interna e, mentre siete in giro per le vacanze, rischiate di non poterlo utilizzare per la sua improvvisa rottura e perdita di acqua. Il consiglio è di sostituirlo prima della partenza, dato che il problema è risolvibilissimo e poco costoso. Assicuratevi di non udire strane partenze improvvise della pompa dell’acqua , ciò significa che l’impianto ha un problema di pressione, in quanto vi è una perdita nel medesimo. Se esce poca acqua dai rubinetti, non spaventatevi, ma smontate il filtrino del gruppo e lasciatelo nell’aceto bianco; se altrimenti è troppo incrostato sostituitelo. -Frigorifero: non date per scontato che il frigorifero funzioni bene come l’anno passato, il lungo periodo di riposo ha sicuramente creato sporcizia almeno nel bruciatore, che non erogando una buona fiamma, non raffredda il gruppo. Con il gas non rischiate l’intervento “fai da te”, meglio recarsi presso il centro di fiducia per il rapido ed economico intervento, se è solo da pulire. -Boiler: Provate l’accensione, ma se dovesse mancare più avviamenti non insistere, potrebbe diventare pericoloso per una forte esalazione di gas incombusto nel condotto di scarico. Il consiglio è di recarsi presso il centro dedicato per una verifica ed una pulizia. -Impianto elettrico: Assicuratevi che con il motore avviato, le batterie dei servizi prendano la carica. Spesso l’ossido formatosi nei fusibili, crea un falso contatto che non dà il consenso al relè per la ricarica della batteria dei servizi. Per poter eseguire questo controllo esistono molti modi: uno è il classico, cioè quello di vedere i led del pannello di comando che segna una tensione massima, per i modelli più recenti possiamo notare che il valore della batteria cellula è di circa 14.2, questo significa che l’impianto funziona bene. Non trascuriamo l’eventuale forte e cattivo odore in cellula simile ad un uovo marcio, questo è segno che una batteria è andata in ebollizione e ciò vi potrebbe causare seri problemi alla vostra salute e al vostro camper. In questo caso lasciate la centralina staccata e se siete attaccati alla 220 volts staccatela immediatamente, contattando un centro assistenza per il controllo e successiva risoluzione del problema. Non toccate la batteria con le mani se la sentite molto calda o umida, potrebbe esserci una fuoriuscita di acido, in tal caso l’eliminazione eventuale per il contatto dell’acido con la cute, viene debellata solo con acqua fresca e nessun altro prodotto. -Bombole: Molto spesso mi ritrovo camper con impianti del gas in condizioni esageratamente precarie, in quanto spesso si sottovaluta questa utenza la quale, considerata eterna, non viene mai fatta controllare. Le sue tubazioni devono essere sostituite alla scadenza indicata sul tubo, ma anche i regolatori non dovrebbero diventare preistoria, in quanto si abbassa drasticamente il livello di sicurezza, ed il buon funzionamento delle utenze. Ultimo ma non meno importante, il controllo di tutte le luci esterne, spesso gli ingombri quelli più soggetti a ossidazioni non funzionano. Togliere il coperchio, rimuovere le lampadine e ingrassare il punto di aggancio. Nella speranza di aver fatto cosa gradita, auguro a tutti una serena vacanza!

Batterie al litio. Un pò di chiarezza

Batterie al litio. Un pò di chiarezza

Nel corso delle varie manifestazioni di settore svoltesi nell’ultimo anno ormai trascorso, notiamo le case fornitrici impegnate alla pubblicizzazione della nuova batteria con tecnologia litio. Per mia buona abitudine, non amo spingere la vendita o l’installazione di prodotti che non ho ancora collaudato personalmente; non mi fido delle dicerie: “sono prodotti buoni”…. PARLIAMO UN PO' DI BATTERIE? Facciamo un passo indietro per capire i vari passaggi e le varie tecnologie di accumulatori utilizzati fino ad oggi. Esistono tra i camperisti diverse scuole di pensiero che ogni giorno ascolto durante le mie ore di lavoro e, nel tempo, ho capito che spesso c’è molta confusione; questo dovuto anche alla cattiva e non sempre trasparente informazione trasmessa. Iniziamo dalle Batterie al piombo: (foto1) Ne sono state utilizzate a tonnellate negli anni passati. Funzionavano bene e a sufficienza essendo applicate per svolgere un lavoro di solito non troppo oneroso e tecnologico, senza troppi carichi di accessori elettrici ed elettronici che, al contrario, oggi sono molto presenti sul camper. Il momento della sostituzione non era quasi mai troppo sofferto, vuoi per i costi contenuti del piombo, vuoi perchè non c’erano troppe decisioni da prendere: o batteria piombo, o batteria piombo. Certo, oggi il lavoro del piombo per l’utilizzo dei servizi nella cellula è quasi andato in pensione lasciando spazio a modelli e tecnologie più moderne; ma ancora qualcuno vuole tenere alta la bandiera continuando a installarle con risultati, però, molto meno performanti durante il suo utilizzo e nel tempo. La batteria al piombo la si può caricare come si crede, la si può trattare anche un po’ maluccio; lei non si arrabbia mai, la carichiamo a metà, la carichiamo per intero, non la carichiamo … A lei poco cambia; possiamo caricarla con tutte le tipologie di carica batterie, anche i più scarsi, i più obsoleti, i più deboli. Lei si carica sempre e bene, ma……. Arrivano le AGM!! (foto2) Entrate sul mercato come un tuono d’estate, è da ormai moltissimi anni che questa tecnologia si è fatta spazio nel settore ricreazionale, trovando spazio nelle applicazioni per l’utilizzo dei servizi cellula, ma, anche qui, con risultati non sempre soddisfacenti… e vediamo perché. Le batterie in AGM hanno esigenze di manutenzione molto diverse da quelle al piombo; peccato che solitamente vengono vendute con questa politica: “con questa ora sei a posto”. Ma di fatto così non è. Vediamo insieme alcune differenze importanti: La batteria al piombo la si lascia per lunghi periodi inutilizzata e la si ricarica comunque e bene. La batteria AGM non può essere dimenticata per lunghi periodi; deve necessariamente essere ricaricata spesso. La batteria al piombo può essere lasciata semi scarica (sconsigliato) e di solito non si danneggia. La batteria in AGM invece no, deve rimanere il più possibile carica, altrimenti va in solfatazione e perde potenza. La batteria al piombo può essere caricata con qualsiasi carica batterie. La batteria AGM ha bisogno delle curve di ricarica diverse e con voltaggi un po’ più aggressivi e alternanti. La batteria al piombo si può scaricare fino a quasi zero volt. La batteria AGM invece no, se questa viene scaricata ad un voltaggio inferiore a 9 volt, difficilmente recupererà la sua piena efficacia e vi presenterà presto il conto. Ci sono altre differenze tra loro un po’ più tecniche, ma non vi vorrei annoiare troppo. Scuole di pensiero SBAGLIATE!! Pochi ma importanti esempi di convinzioni ho una 100 ampere, se consumo 10 ampere/h mi dura 10 ore: SBAGLIATO! Una batteria non può dare più la sua giusta erogazione appena sotto la soglia del 40%, con conseguenze di mancate accensioni su accessori che hanno bisogno di spunti alle partenze quali caldaie a gas, a gasolio ecc. I conteggi dell’erogazione e quindi dell’autonomia di corrente non sono mai matematici e affidabili. Se stacco la batteria e non la utilizzo per molto tempo rimane efficiente: SBAGLIATO! La batteria in agm ha continuo bisogno di ebollizioni interne per essere sempre performante e carica. La mia batteria le tengo sempre sotto carica: SBAGLIATO! Così facendo si continua a tenere eccessivamente in ebollizione l’acido interno con il rischio di gonfiare la struttura della batteria (foto3) con fuoriuscita di evaporazione di gas dagli orifizi di sicurezza. Ogni tanto metto in moto il motore per qualche minuto, cosi La ricarico: SBAGLIATO! i primi minuti di messa in moto sono quelli che serviranno a ricaricare la batteria di avviamento e stabilizzare abbassamento dell’amperaggio da parte dell’alternatore. La batteria servizi subirà solo un leggero solletico. Ma ora i consigli! *Diamo sempre la giusta dose di ricarica alla nostra batteria anche se non utilizziamo il mezzo; dobbiamo fare di tanto in tanto un lungo giro su strada, ma se abbiamo la fortuna di avere la 220v a disposizione, utilizziamola. *Se decidiamo di lasciare il carica batterie sotto tensione non facciamolo per 24ore e 365 gg all’anno. Questo con il tempo danneggerà la batteria essendo sempre al limite dell’ebollizione (Lo so che lo fanno tutti ma non si dovrebbe fare). Piuttosto acquistiamo un temporizzatore 220v, che sia di qualità, (con la corrente non si scherza!!) che le dia la giusta dose tutti i giorni per qualche ora; questo basterà a tenerla carica e sempre performante. *Per avere una maggior carica e autonomia sulla batteria servizi, facciamo installare un booster che sicuramente aiuterà molto la ricarica agendo sull’elevazione della tensione e dell’amperaggio (maggiori consigli dovranno arrivare dal vostro tecnico di fiducia) Altri mille consigli vi sarebbero utili, ma magari riapprofondiremo in un'altra sessione. BATTERIE LITIO? (foto4) Molti Problemi risolti. Oggi la nuova tecnologia litio ha risolto nella stragrande maggioranza tutti i problemi che ho citato nei paragrafi precedenti. Vediamo insieme quali sono i problemi risolti. Partiamo per nostra comodità da una batteria da 100 ampere, potenze che di solito troviamo installate su tutti i modelli di camper. Nell’esempio precedente ho detto che una batteria da 100 ampere non è più efficiente quando arriva al 40%. Con la batteria al litio decade completamente questa considerazione, ovvero la batteria al litio eroga completamente tutta la corrente che ha al suo interno. Vi faccio un esempio molto elementare: tutti abbiamo il cellulare e spesso accade che anche con percentuale di batteria al 2% riusciamo a chiamare, scrivere sms, fare foto e chattare fino allo spegnimento totale; trasportiamo questo banale esempio sulla batteria al litio per i servizi del camper. Se ho una batteria da 100 ampere al litio e un consumo di 10 ampere/ora, avrò sicuramente circa 10 matematiche ore di autonomia, ma la cosa più importante è che non vedrò mai più le mancate accensioni su accessori che, bisognosi di spunto per poter funzionate, vanno invece in blocco essendo senza potenza di amperaggio da utilizzare. Le batterie al litio mantengono fino alla fine della sua erogazione un voltaggio e una fornitura di amperaggio costante rimanendo sempre sopra i 12 volt; insomma questi accumulatori ti sono fedeli fino alla fine offrendoti cosi la possibilità di valutare meglio i consumi e le autonomie. Personalmente le ho testate a banco stressandole al massimo, ma vi devo dire che sono eccezionali. Però anche loro hanno qualche “punto critico”, vediamo quale. *Costi: hanno dei costi ancora importanti *Installazione: non è proprio un fai-da-te; deve essere valutato l’impianto e il sistema di ricarica originale. *Scelta di installazione: non è detto che a tutti conviene installare questa batteria. Chiediamo consiglio ad un professionista di fiducia: la scelta della litio è una scelta importante, non facciamola da soli. Nella speranza di non avervi annoiato, rimango come sempre a vostra disposizione per tutte le vostre domande e dubbi che ancora vi sorgeranno, ma nel frattempo auguro un buon utilizzo a tutti voi. Pasquale

Autonomia.. che disastro!

Autonomia.. che disastro!

Autonomia, la frase che da sempre e’ nel vocabolario dei camperisti Ma quanta autonomia ho se uso il webasto? Ma se monto la satellitare consumo? Ma se metto tre batterie in parallelo ho più corrente? Ma per far funzionare il condizionatore quanti pannelli devo montare? Stop !! fermiamoci qui’ e facciamo un po’ di chiarezza su alcuni punti. Le abitudini e le idee del camperista sono come le impronte digitali della mano, tutte, una diversa dall’ altra, sicuramente non devo arrivare io per riuscire a metterli d’accordo, però magari un po’ di chiarezza sulla scelta degli accessori non guasta. Parlando di autonomia mi riferisco a quella piu’ importante cioe’l’elettricita’ all’interno della cellula. Essa è supportata solitamente da un accumulatore comunemente chiamata batteria servizi, che con il motore in moto riceve carica tramite l’alternatore. ma credete veramente che la batteria dei servizi si carichi sempre e bene? Vi spiego; i valori di una batteria sono tre’: VOLT, che e’ la tensione con la quale la batteria nasce, AMPERE, che e’ la capienza di autonomia, e lo SPUNTO che serve per lo sforzo massimo a brevissimi periodi es. avviamenti motore e grossi assorbimenti. Spesso capita questo, quando guardate la tensione dopo un lungo viaggio, notate che il valore è approssimativo ai 12 /13 volt , ma nonostante ciò, dopo qualche ora la luce si indebolisce , la tv si spegne, il webasto si blocca; perche questo se la batteria e’ carichissima? No la batteria non e’ carichissima ma ha solo una buona tensione e non un buon Amperaggio. Questo valore, come già detto è la capienza di autonomia che un accumulatore riceve, la batteria e’ come un recipiente, immaginate di dover utilizzare 100 litri di acqua in un contenitore con riversati all’ interno 30 chili di sabbia ,il risultato sarà che di acqua ne utilizzerete solo 70 lt. Stupido esempio vero? Ora però spostiamo questo paragone in una batteria. Se nell’ involucro di un accumulatore da 100 ampere si è creata una solfatazione del 50 %, quello che vi rimarrà da consumare sarà solo il restante 50% questi sono conteggi nominali. perché nella realta’ è peggio , in quanto esistono utenze che non appena valore scende sotto un certo voltaggio, esse ti abbandonano senza pieta’. cos’è la solfatazione? Sintezizzo al minimo la spiegazione , questo processo che si crea all’interno delle batterie e’ dovuto alle continue cariche insufficienti e alla sua cattiva gestione, che con il tempo genera un calcare nelle piastre all’ interno, impedendo così alla corrente di prendervi spazio per la ricarica. Perché la solfatazione? Sto notando sempre più di frequente questo problema su mezzi di nuova generazione , e questo non perchè essi nascono difettosi , ma ben si dotati di molti accessori che necessitano di molta corrente vediamo solo alcuni esempi: Impianto di iniezione elettronica -Vetri elettrici -Chiusure centralizzate -Ventilazione interna e condizionatore in cabina -Quattro lampade H7 alogene, da 55watt di cui due sempre accese -Super ventole per il raffreddamento del motore, -Impianto stereo -Frigorifero magari da150 litri che funziona in viaggio a 12 volt Quindi il sistema di ricarica tradizionale non potrà mai riuscire a soddisfare al massimo le esigenze della batteria servizi perchè già impegnato a fornire corrente ad altri accessori. Ecco quindi perché le batterie non hanno mai la carica sufficiente e vanno in solfatazione in breve tempo. quindi? Siete ancora convinti che le vostre batterie si ricarichino sempre e bene? Soluzione Esistono sul mercato prodotti veramente efficaci, sono alcune le case che li producono, questi accessori vengono installati nell’impianto di ricarica, il loro compito e’ quello di gestire direttamente la carica della batteria servizi con una tensione molto più elevata, 14.5 volt. Questa tensione elevata rende più veloce e molto più completa la ricarica delle batterie, evitando così la solfatazione dovuta alle cariche parziali del sistema tradizionale. Il sistema funziona solo in viaggio , ed è completamente automatico , e’dotato di una raffinatissima logica elettronica che gestisce tutto il sistema, e le curve di potenza in funzione alle esigenze della batteria. Perche montarlo? Maggior durata delle batterie nel tempo Batterie sempre cariche anche dopo tragitti medi Maggior velocità di ricarica anche con il motore al minimo. Altro sistema efficiente per l’autonomia di corrente sono la doppia Batteria, anche qui però dobbiamo fare attenzione all’installazione. Ho visto impianti con due o trè batterie montate in parallelo, ma se il sistema tradizionale fatica a caricare una batteria , pensate con due o addirittura tre batterie in parallelo, l’effetto sarebbe apparentemente valido all’inizio, ma disastroso dopo poco tempo. Il montaggio deve essere eseguito con l’installazione di un separatore di ricarica, cioè un sistema che gestisce la corrente in modo alternativo ed elettronico dando sempre un maggior voltaggio ad ogni singola batteria( come già spiegato), e non crea dialogo tra le due fonti, che pur essendo di uguale voltaggio e amperaggio, non sono mai uguali. Spero che queste piccole nozioni possano servire ad utilizzare al meglio il vostro camper ! Presto parleremo di altre tipologie di accessori , ma per ora godetevi i vostri week end. Buona corrente a tutti.

Consigli Webasto

Consigli Webasto

Un'altra stagione fredda è ormai arrivata , e con lei inizia il doveroso lavoro del nostro riscaldatore( fig.2) A proposito di riscaldatori! credo ci sia da fare delle considerazioni importanti su come deve funzionare veramente un riscaldatore Webasto. durante tutte le fredde stagioni ormai passate ho visto in officina centinaia di camper, Tra cui alcuni con problemi al Webasto . agli arbori mi chiedevo se questo riscaldatore era veramente valido viste le lamentele dei clienti che arrabbiatissimi si ritenevano pentiti di aver fatto installare questo accessorio, ma con il passare del tempo e malgrado ciò, ho dovuto dar ragione al povero riscaldatore. Scherzi a parte, nella stragrande maggioranza dei casi, i riscaldatori correttamente installati, non hanno mai dato problemi di funzionamento, e sapete perche? Ora vi spiego; i camper hanno una pianta diversa l’uno dall’altro, quindi ogni riscaldatore avrà dei criteri di montaggio sempre diversi. Se questi criteri apparentemente banali non vengono eseguiti sempre, e bene, sicuramente il riscaldatore non potrà mai funzionare perfettamente come invece dovrebbe essere. Ora se non vi offendete vorrei darvi qualche consiglio su come gestire al meglio il vostro riscaldatore. L’aspirazione per esempio, primo punto fermo ed importante di un riscaldatore, deve essere sempre installata in una zona molto libera e che aspiri aria tassativamente dall interno. Se fate installare un riscaldatore chiedete sempre dove e’ stata eseguita la presa di aspirazione al fine di non andare a ostruirla involontariamente. Tenete sempre pulita la griglia , il passaggio di aria è importantissimo. Aria calda: Le mandate d’aria calda devono essere sempre lasciate aperte , tranne quella del bagno che può essere gestita con una uscita a regolazione di flusso. Se disponiamo di un riscaldatore ad aria modello AT 2000 ST , le bocchette dovranno essere non piu’ di tre , ma se il riscaldatore comincia ad essere un modello piu’ potente (AT 3900 AT 5500) allora dobbiamo rispettare la sua spinta di aria calda dalle bocchette che devono essere almeno quattro. Altrettanto anomalo l’eccesso di bocchette, se le stesse cominciano ad essere troppe, la spinta dell’aria perde potenza, rallentando e raffreddandosi Notevolmente. Quando accendete il riscaldatore non portate il potenziometro inutilmente alla massima potenza perche non servirebbe a nulla. Una volta acceso, esso va regolato e portato a circa 20 gradi , cioè con la linea bianca a ore 12 senza più doversi preoccupare di nulla, in quanto la gestione del riscaldatore e’ completamente automatica, scalda l’ambiente e modula da sè cercando di tenere costante la temperatura da voi impostata. Quando decidete di abbassare la temperatura non portate il potenziometro rapidamente in posizione zero, altrimenti il riscaldatore interpreterà male la lettura dei gradi e comincierà a soffiare fastidiosissima aria fredda fino ad arrivare alla nuova temperatura da voi impostata. (ricordatevi, l’interuttore di accensione non regola la velocità della ventola ma la gestione di potenza del caldo) Problemi: Se il riscaldatore dovesse fermarsi l’interuttore di accensione comincera’ a lampeggiare ,quindi dovremo essere in grado di interpretare il codice lampeggio Al fine di poter individuare quantomeno di quale guasto si tratta. Ora cerchiamo di capire come leggere i codici dei guasti: Nel centro dell’accensione è presente una spia verde che è normalmente accesa fissa quando il riscaldatore acceso. Se per vari motivi il riscaldatore va in blocco, la spia comincia a lampeggiare con questa frequenza : il numero di lampeggi lenti indica il codice errore, e una serie di lampeggi velocissimi ,indicano la pausa prima di ricominciare il conteggio codice errore. Facciamo un esempio: se la batteria si scarica notevolmente il riscaldatore si blocca con il seguente Codice: F03 che vuol dire sottovoltaggio, quindi quello che vedrete nella spia al centro dell'interuttore di accensione sarà tre lampeggi lenti e cinque velocissimi. questi ultimi servono solo per distinguere la pausa dal codice errore, quindi non vanno mai considerati ne contati. La lista dei codici errori si trova nel manuale delle istruzioni e descrive chiaramente il guasto con il codice cosi descritto: F01 F02 F03 F04 ecc. ogni numero corrisponde ad un errore per alcune di queste anomalie e’ possibile un vostro intervento, in altre invece necessita l’intervento di personale webasto qualificato, che con la dovuta strumentazione potra’rilevare il guasto e quindi ripararlo. Non lasciate mai il mezzo con pochissimo gasolio, in quanto il riscaldatore potrebbe aspirare dello sporco, e non avendo dei filtri molto grossi come quelli del motore potrebbe risentirne e bloccarsi spesso. Nei periodi estivi, quando il riscaldatore e fermo, date almeno una volta al mese una breve accensione di mezz’ora, questa operazione e’ consigliata al fine di tener pulito il bruciatore interno Dai residui carboniosi e incombusti ( vedi fig. 2) Diffidate da superesperti faidate’ che vi consigliano di regolare continuamente il c.o per la montagna, per la collina o per il mare attraverso metodi strani, cosi rischiate di danneggiare l’elettronica del riscaldatore e non avrete mai il giusto funzionamento. Se mai fosse necessaria una correzione sara’ un centro webasto a stabilirlo con l’apposito analizzatore di gas. La revisione di un riscaldatore, anche se funzionante e’ consigliata dopo almeno due o tre’ anni, ma se il vostro riparatore di fiducia farà una diagnosi potrete sapere con precisione quante ore il riscaldatore ha funzionato e potrà quindi darvi dei consigli più precisi sul da farsi. Un centro Webasto Service ha il dovere di intervenire qualora vi trovaste in situazione di emergenza con il riscaldatore, anche se lo stesso non è stato da loro installato. Norme di garanzia La garanzia del riscaldatore è di 24 mesi in tutto il mondo, solo se corredata di regolare certificato rilasciato all’acquisto Del prodotto. La webasto non garantisce ( se non con particolari autorizzazioni loro interne)eventuali problematiche del riscaldatore dovute al montaggio dello stesso. Un buon caldo a tutti !!